Indicazioni per una coppia
Più volte in questo periodo a noi sacerdoti viene chiesta una “parola” di conforto, una parola che possa alimentare la speranza e affievolire quella paura che, latente, turba tanti momenti delle nostre giornate …
Ma le parole o meglio la “Parola” è già stata pronunciata:
l’ha pronunciata il nostro Padre celeste e … pronunciandola “… si è fatta carne” ed essa stessa ha parlato, continuando a “creare” realtà di Fede, di Speranza e di Carità nelle nostre anime e nei nostri cuori.
Tante ne potrei citare di queste Parole Divine e preziose, da: “Non abbiate paura Sono Io” a “Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”!
Queste, e tante, tante altre, riascoltiamole con attenzione, per non far vincere lo sconforto della solitudine e la paura di un domani incerto e pericoloso!!!
Inoltre oggi non c’è molto da aggiungere alle migliaia di parole pronunciate con Sapienza e Fede da tante persone capaci ed ispirate a partire da Papa Francesco, Vescovi, Sacerdoti e cultori della storia e della vita vissuti come dono.
Voglio comunicarvi allora un’avventura che ho immaginato condividere con Luigi e Maria i quali, sappiamo bene, hanno avuto come punto di forza della loro santità, “la quotidianità”, rendendo “straordinario l’ordinario”.
Ma ora che invece stiamo vivendo nello straordinario?
Come rendere questa straordinarietà ordinarietà con la Santità coniugale che, con il Sacramento del Matrimonio ogni coppia ha ricevuto?
Li voglio immaginare oggi, in questo contesto di immobilità fisica nel “noi restiamo a casa!”
Quello che scrivo dovreste ora immaginarlo e provare a viverlo realmente, fatelo diventare “percorso di santità, al tempo del corona virus”, con Luigi e Maria!!!
Sappiamo bene che ogni mattina, prima del buongiorno, partecipavano all’Eucarestia e questa esperienza dava senso e significato a tutta la loro giornata, ora come avrebbero fatto?
Come ogni coppia, Luigi avrebbe potuto dire ogni mattina a Maria: “Amore mio ecco il mio corpo donato a te” e Maria avrebbe potuto dire a sua volta: “Ecco il mio corpo donato a te”, avrebbero pronunciato le parole della “Consacrazione” e in un bacio che dolcemente e amorevolmente sfiora le labbra l’uno dell’altro fare Eucarestia, essere Eucarestia, essere cioè “Rendimento di grazie” l’uno per l’altra.
Dopo un bacio sarebbero stati Eucarestia nel dirsi gioiosamente: “Buongiorno amore mio”, “che meraviglia Eucaristica il nostro Amore”.
Ed ora lasciamo il condizionale e…
Allo svegliarsi dei figli si può essere Eucarestia accogliendoli con il “Buongiorno!!!” E, vista la convivenza forzata, si potrebbe essere Eucarestia con la colazione tutti insieme!
Eucarestia è “rendimento di grazie” e la si può vivere in ogni istante con il corpo che diventa dono offerto a … te!!!
Le varie attività della mattina, se pur con un pò di confusione, studio, lavoro e faccende casalinghe.
Che ricchezza!!!
Così il pranzo, esperienza dimenticata da tempo, nel ritrovare la famiglia riunita allo stesso orario, che meraviglia riscoprire dialoghi, battute, vita vissuta!
Tra le tante battute ironiche di questi giorni: “Sono rimasto a casa con i miei familiari, però non sono poi tanto male …” aggiungerei … si può continuare a stare insieme!!!
E così nel pomeriggio (o anche al mattino) qualche momento di preghiera tra le mille proposte dei mezzi di comunicazione che ci fanno capire che in fondo l’edificio Chiesa è chiuso ma la Chiesa, Corpo di Cristo è aperta al mondo e ai cuori di chiunque voglia!!!
Si potrebbe riscoprire quella dimensione di Chiesa domestica “Domus Ecclesie” dove e quando tutto ebbe inizio …
Famiglia: “Grande Chiesa” non più “Piccola”, ma Grande, Vera, Autentica, Reale …!!!
Si!!! Tutta la giornata potrebbe diventare una esperienza Eucaristica e nei momenti di tensione, certamente inevitabili … che meraviglia anche l’Atto Penitenziale, un chiedere scusa, non solo a Dio, che misericordiosamente perdona, chiedere scusa al coniuge, o ai figli, o ai genitori o … a te stesso, si: “sei capace di perdonarti???”
Che scuola questo tempo, che modello che sono ancora oggi Luigi e Maria!
E… arrivata la sera dopo cena ognuno si ritira un pò in se stesso, un pò di svago poi un esame di coscienza e … un meritato riposo e Luigi e Maria si ritrovano in quel dolce abbraccio che dice nella reciprocità: “Grazie di esistere per me”, in quell’abbraccio che oggi e per sempre dice Amore!!!
Amore gratitudine!
Amore offerto e ricevuto!
Amore Eucaristico!
Amore per sempre!!!
Amen!!!
Dolce sonno Amore mio!!!
Amen!!!
don Emilio Lonzi – Consigliere Ecclesiastico A.Mar.Lui