Nel giorno in cui la Chiesa celebra il Santo patrono degli innamorati, ricordiamo due sposi che hanno vissuto “l’amore coniugale” nella luce del Vangelo: Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Sono i primi coniugi ad essere beatificati come coppia. Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini hanno vissuto a Roma nella prima metà del secolo ventesimo, un secolo in cui, come ha detto Giovanni Paolo II, “la fede in Cristo è stata messa a dura prova”.
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In anni e tempi difficili, i coniugi Beltrame Quattrocchi “hanno tenuto accesa la lampada della fede” e l’hanno trasmessa ai loro quattro figli. Tre di questi erano presenti, il 21 ottobre del 2001, in piazza San Pietro durante la cerimonia di beatificazione dei loro genitori. Durante l’omelia, San Giovanni Paolo II ha ricordato che Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini hanno vissuto in modo esemplare, nella vita familiare, “il mistero grande dell’amore di Dio”:
“Hanno assunto con piena responsabilità il compito di collaborare con Dio nella procreazione, dedicandosi generosamente ai figli per educarli, guidarli, orientarli alla scoperta del suo disegno d’amore”.
Matrimonio e figli
La via della santità percorsa dai coniugi Beltrame Quattrocchi è legata in particolare ad una data: il 25 novembre del 1905, il giorno del matrimonio nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. Sin dal primo giorno, Luigi e Maria vivono il loro matrimonio come un cammino verso Dio. Tra il 1906 ed il 1914 nascono 4 figli. L’ultima è Enrichetta, nata il 6 aprile del 1914 dopo una gestazione difficile. Il ginecologo, al quarto mese di gravidanza, chiede ai genitori di abortire. Ma entrambi i genitori rispondono con un categorico” no “all’aborto. Nel 1940 la madre affida i figli alla protezione della Madonna del Divino Amore. Le giornate della famiglia Beltrame Quattrocchi sono scandite dalla partecipazione alla Messa, dalla recita serale del Rosario, dall’adorazione notturna. Dagli appunti di Maria nascono libri di carattere educativo, punti di riferimento ancora attuali per le famiglie.
Cammini di santità
Durante la Prima Guerra Mondiale, i due coniugi sono impegnati ad assistere i soldati, i feriti e le famiglie in difficoltà. Nel 1922 i figli Filippo e Cesare esprimono il desiderio di farsi sacerdoti. La figlia Stefania decide di farsi religiosa. Luigi e Maria sono colmi di gioia nel dare i loro figli al Signore. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, vede Luigi e Maria ancora una volta in prima linea in opere di carità. Nel 1951 muore Luigi, già affaticato da un infarto. Il 26 agosto 1965, dopo la recita dell’Angelus a mezzogiorno, mamma Maria si spegne tra le braccia della figlia Enrichetta. La testimonianza dei coniugi Beltrame Quattrocchi, ha affermato San Giovanni Paolo II, è un esempio, un modello esemplare per le famiglie:
“Oggi abbiamo una singolare conferma che il cammino di santità compiuto insieme, come coppia, è possibile, è bello, è straordinariamente fecondo ed è fondamentale per il bene della famiglia, della Chiesa e della società”.
Sposi secondo il Vangelo
Le tombe dei coniugi Beltrame Quattrocchi si trovano nel Santuario del Divino Amore a Roma. “Sposi e genitori – si legge nell’epitaffio – secondo il Vangelo vivendo insieme la grazia del matrimonio ne hanno scalato insieme le vette. Lassù cantano insieme l’eterno magnificat mentre qui attendono la resurrezione sotto lo sguardo dolcissimo della Madonna del Divino Amore. Sposati il 25 novembre 1905. Beatificati da Sua Santità Giovanni Paolo II il 21 ottobre 2001”. Per Enrichetta Beltrame Quattrocchi si è aperto, nel 2018, il processo di beatificazione