Per me sono il più grande esempio di santità e di vita piena della vocazione matrimoniale. Una coppia che non portava una spiritualità forzata, nata da un sentimento di obbligo, un dovere che, se non adempiuto, verrà punito. Ma, dall’esperienza piena di Gesù in mezzo alla casa. Dio non era un ispettore, ma la persona più importante che abitava accanto alla casa, che faceva colazione con loro, giocava con i bambini, parlava al tramonto. E, come una luce non può essere posta sotto un tavolo, ma nel luogo più alto per risplendere, hanno diffuso la luce e il fuoco dello Spirito Santo che ha rischiarato e acceso i loro cuori agli ammalati che hanno aiutato a fare pellegrinaggi, agli sposi chi hanno seguito il corso di formazione al sacramento del matrimonio che hanno insegnato, le persone che hanno contribuito a salvare durante la seconda guerra mondiale e, soprattutto, i loro figli. Che coppia meravigliosa! Mi ispirano a vivere anche in futuro un matrimonio fecondo, pieno di Dio.